Cinque film per la Pasqua

Qualche film da guardare in compagnia di colomba o uova di cioccolato.

Di solito in questi giorni non si può evitare di imbattersi nei film dedicati alla Passione, argomento definitivo durante la Pasqua (a Natale i temi cinematografici sono altri). Andiamo a vederne alcuni tra quelli più significativi e famosi.

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L’ultima tentazione di Cristo, tratto dal libro di Nikos Kazantzakis, non è stato sicuramente tra i film più fortunati di Martin Scorsese (qualche sala cinematografica incendiata da fondamentalisti in Francia, censurato in molti paesi, non distribuito nella versione Home Video da Blockbuster, vietato ancora oggi su molte emittenti). La versione dubbiosa e incerta di Gesù (troppo umana per alcuni, blasfema per altri), ha portato a concentrarsi sulle polemiche più che sull’opera stessa. Il film resta un’importante tentativo di interpretare la figura di Gesù, indagando su quanto potesse essere difficile il passaggio da umano a divino.

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Il kolossal televisivo di Franco Zeffirelli, nonostante oggi possa apparire datato in alcuni aspetti, resta probabilmente l’opera su Gesù più amata dai cattolici. La vita di Cristo è rivisitata attraverso i Vangeli con un’impronta tradizionalista e sicura, senza indagare sugli eventuali dubbi del protagonista, che appare consapevole del suo destino. Probabilmente anche per la contrapposizione con questo sceneggiato del 1977, L’ultima tentazione di Cristo si è visto piovere addosso tutte quelle critiche.

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La Passione di Mel Gibson mette in mostra tutta la violenza e la sofferenza patite da Gesù, non risparmiando nessun passaggio allo spettatore, mettendo anzi in evidenza e sottolinenando con voluta esasperazione le sue ultime ore terrene. E’ un film che spacca la critica, che si divide tra chi osanna la pellicola per quel suo voler cercare una complicità emotiva in chi guarda e chi accusa di voler indugiare eccessivamente sulla violenza fine a sé stessa.

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Jesus Christ Superstar mette in scena gli ultimi sette giorni della vita di Gesù in salsa hippy. Originale, visionario, pieno di simbolismi e dalle musiche spettacolari, Jesus Christ Superstar resta ancora oggi un’insuperata opera rock.

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Chiudiamo con il capolavoro dei Monty Python (che se la batte con Il Senso della vita). Brian di Nazareth unisce la graffiante satira del gruppo a una feroce critica verso tutti i tipi di fanatismo religioso o politico, incontrando (come c’era chiaramente da aspettarsi) difficoltà distributive che non ne hanno però limitato il successo. Oltre alle cattolicissime Italia e Irlanda (dove la pellicola ha dovuto aspettare rispettivamente undici e otto anni prima di approdare nei Cinema) salta all’occhio la censura della Norvegia, che bloccò per un anno l’opera di Jones e soci. Brian di Nazareth è una spassosa e arguta prova dei Monty Python, che solo uno sguardo miope e poco attento o un Marco Pisellonio può considerare blasfemo.

19 commenti

    • Fai benissimo. Brian è un film che va visto a prescindere, un cult assoluto. L’ultima tentazione è un’opera sofferta e purtroppo poco ricordata per le polemiche che l’hanno investita.

  1. Devo dire che a me era piaciuto molto “L’ultima tentazione di Cristo” proprio perchè metteva in evidenza il lato umano di Gesù.

  2. Anch’io ho amato tantissimo JCS, visto varie volte. Brian l’ho scoperto di recente e ancora devo vederlo tutto, ma l’impressione è che sia davvero una scoperta che sarò molto contenta di aver fatto 😀

  3. Ho amato JCS sin dalla sua uscita in Italia. L’ho visto decine di volte, al cinema e in cassetta e DVD. La cosa incredibile è come sia riuscito a passare indenne dalla cattolicissima censura italiana ed anzi ad essere apprezzato persino in Vaticano. E’ sicuramente il film che in assoluto nega la divinità di Cristo, Non c’è la figura della Madonna e – soprattutto – non c’è la Resurrezione (anzi gli attori se ne vanno tristi e sconsolati senza Gesù). Ha un film bellissimo, un vero capolavoro, che pur essendo visionario, non lascia spazio a giochetti da botteghino. E poi le musiche, innovative, musicalmente geniali. Per non parlare degli interpreti, straordinari e centrati nei rispettivi personaggi.

    • Jesus Christ Superstar è davvero un esempio di laicizzazione del messaggio della resurrezione, ma è talmente ben fatto da essere amato anche dai cattolici.

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