Un’altra puntata della rubrica che non conosce pudore, né lo esercita.
In questo nuovo appuntamento di Dieci copertine brutte partiamo subito con i sobri Istant Funk.

Una copertina con nove tizi nudi e abbracciati in mezzo a un bosco basterebbe già a porli nella rubrica (se vogliamo sorvolare sui capelli). Ma lo sguardo allucinato di quello in alto a destra, probabilmente resosi conto all’ultimo secondo della sempiterna gogna a cui si esponeva, fa guadagnare loro l’immagine di copertina di oggi.

Il solito Heino, invece, si mette davanti a un’aia e dedica un pezzo all’ex allenatore di tante squadre con la speranza che prenda le redini del suo amato Fortuna Dusseldorf.

Ma veniamo alla vera protagonista di questa puntata: Millie Jackson, cantante che ci teneva particolarmente alla raffinatezza dei suoi dischi. Qui assieme a quel marpione di Isaac Hayes e a un inutile sfoggio di brillantini.

Su questa copertina, invece, Millie, ci mostra le sue doti di chiaroveggente leggendo le sfere le bocce la palla di cristallo.

Qui la troviamo inseguita da una folla esagitata armata di bottiglie e panini (don’t ask).

In quest’altra copertina la troviamo disponibile a un progetto di vita all’insegna della moderazione e monogamia (notare il tipo con il casco).

Da leccarsi i baffi.

Quando la natura chiama…

…Turd Helmet risponde.

Come rovinare uno dei sogni erotici degli anni 90.
Alla prossima!
Mammamia brutte brutte
Oddio le ultime sono davvero orribili! Ahahah
I cessi fanno tendenza…mamma mia!
In effetti 😄…