Il Batman camp degli anni 60

“Per tutti i trabocchetti, Batman!”

Adam West è stato il volto del Batman Tv degli anni 60 per tre stagioni televisive, dal 1966 al 1968, fino a che la serie Tv non venne chiusa per bassi ascolti. La serie di Batman debutta il 6 gennaio del 1966 e nei piani iniziali non ha West come attore principale (o almeno non lo vede come prima scelta). La produzione era indecisa tra due coppie di attori per interpretare i paladini della giustizia di Gotham e per questo vennero tenuti due screen test con protagonisti differenti. Nella prima c’erano appunto Adam West e il suo futuro compagno d’avventura e di esclamazioni nonsense Burt Ward, mentre nell’altra Robin veniva interpretato da Peter R. J. Deyell e l’Uomo pipistrello da Lyle Waggoner.

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l’altro Dynamic Duo

La ABC, che doveva trasmettere la serie, era indecisa non solo sugli attori, ma anche sull’impostazione da dare ai personaggi: l’idea iniziale di un Batman cupo e più vicino alle tematiche del fumetto, venne scartata alla fine per qualcosa di più leggero e colorato. Si scelsero così West e Ward perché serviva qualcuno che riuscisse ad essere espressivo e affabile anche sotto la maschera, con tanti saluti al più fisicamente preponderante Waggoner.

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che si rifarà interpretando il Colonnello Steven Trevor nella serie di Wonder Woman dieci anni dopo.

I primi test audience per capire se la serie sarebbe piaciuta, però, furono un fiasco colossale e la ABC si trovò indecisa su come proseguire nella gestione della serie tv, che avrebbe dovuto essere uno degli show di punta per il network. Per provare a cambiare le sorti del Batman televisivo venne introdotta una voce narrante, ma i test audience di questa soluzione non sortirono effetti particolarmente favorevoli. Si tentò anche di buttare tutto in farsa completa inserendo le risate registrate, ma (per fortuna) anche in questo caso il pubblico campione non sembrò gradire.

Alla fine la ABC decise che non si potevano buttare via i soldi investiti e Batman debuttò senza grandi aspettative, provando a vedere l’effetto che faceva. L’inaspettato successo che la serie ottenne (e che venne attribuito alla sua natura particolarmente kitsch persino per l’epoca) influenzò anche i fumetti dell’Uomo Pipistrello, che cambiarono impostazione abbracciando l’atmosfera camp dello show televisivo. Chiaramente, quando la serie venne interrotta, si tornò a un tenore delle storie più simile a quello a cui si era abituati, con grande sollievo per i lettori.

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Adam West e la sua maschera

La sigla di Batman, caratterizzata dalla commistione di fumetto e onomatopee, ancora oggi viene ricordata come una delle più iconiche di sempre, influenzando favorevolmente l’ascesa dello show nel gradimento del pubblico.

Anche la Batmobile (di cui abbiamo parlato anche qui) è stata importante per la serie. Dotata del propulsore posteriore fiammeggiante, era una Ford Lincoln Ftura del 1955 customizzata per le avventure stradali dell’Uomo Pipistrello.

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Per interpretare il Pinguino, una delle storiche nemesi di Batman, venne ingaggiato Burgess Meredith, che avremmo rivisto nella saga di Rocky nelle vesti dell’anziano allenatore Mickey. L’attore non fu una prima scelta della produzione, che lo contattò dopo i rifiuti di Mickey Rooney e di Spencer Tracy: quest’ultimo sembra che avrebbe accettato solo se la ABC gli avesse permesso di uccidere Batman.

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Per la parte del Joker venne scelto Cesar Romero, che accettò solo a condizione che i suoi preziosi baffi non venissero tagliati: il cerone della maschera del super criminale coprì la peluria e si evitò di irritare l’attore. Anche Frank Sinatra pare si mostrò interessato alla parte, ma non se ne fece nulla.

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Catwoman venne interpretata nelle prima due stagioni da Julie Newmar, il cui fascino portò la ladra ad essere molto presente nelle avventure del Dynamic Duo, apparendo in molti episodi e alzando il gradimento della serie.

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e che gli vai a dire

Nella terza stagione la Newmar lasciò la produzione per altri impegni di lavoro e la ABC scelse come sostituta Eartha Kitt, andando incontro però a forti polemiche: molti telespettatori non gradirono la presenza di un’attrice di colore e intimarono all’emittente di abbandonare la serie se non avesse preso provvedimenti.

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Comunque per compensare l’assenza della Newmar si puntò a un ulteriore personaggio femminile: Batgirl. Yvonne Craig entrò nel cast e nei piani iniziali della produzione avrebbe dovuto sostituire Robin in un’eventuale quarta stagione. La cancellazione della serie non permise la formazione di una nuova coppia di vigilanti contro il crimine di Gotham.

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E il nostro protagonista? Adam West si produsse in scene che se anche intaccarono lo spirito “tutto d’un pezzo” dell’Uomo Pipistrello, gli diedero comunque la possibilità di esprimere la leggerezza e la simpatia innate nell’attore. Chi altri avrebbe saputo fare cose come questa indossando il costume di Batman? Non credo Christian Bale.

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“John Travolta non sei nessuno!”

O chi avrebbe potuto sconfiggere a schiaffoni un pericoloso squalo di gomma?

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O affrontato le onde con il costume da bagno sopra il costume da vigilante con tale dignità?

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O disinnescato una bomba come neanche Wil E. Coyote?

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“corri ragazzo laggiù…”

Dopo la fine della serie e un timido tentativo d’interesse da parte della NBC per un seguito mai concretizzato, Adam West si vede piovere l’occasione d’interpretare James Bond nel nuovo 007, ma declinò l’offerta, convinto forse di avere altre chance future. Ma il pesante fardello del mantello di Batman non lo abbandonò mai, costringendolo a una carriera di piccole parti, spesso irrilevanti. West non sembra ne abbia mai risentito particolarmente, adattandosi anche a sfilare in fiere ed eventi sui fumetti con indosso il suo vecchio costume.

Anche George Reeves e Kirk Alyn, furono così legati al personaggio di Superman che interpretarono per la Tv negli anni 40 e 50 da non ricevere altre offerte di lavoro, finendo agli argini dal mondo dello spettacolo (Reeves addirittura sembra che si suicidò per la depressione). Adam West è tornato stabilmente in uno show televisivo nelle vesti del sindaco di Quahog de I Griffin, cucito su misura per lui da Seth McFarlane (con tanto di identico nome), che lo ha riportato alla ribalta all’inizio del decennio scorso e su cui ha impresso il suo innegabile senso dell’umorismo.

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Non so se Adam West fosse il volto migliore per impersonare i tormenti e l’oscurità del Batman fumettistico, ma sicuramente è stato colui che (a parte forse Christian Bale) ha reso la figura dell’Uomo Pipistrello più iconica e riconoscibile, tratteggiando in quei favolosi e colorati anni 60 un personaggio molto più pop e adatto ai tempi. Da quello che si legge in giro Adam West era fiero della sua interpretazione e di tutto quello che aveva fatto, non recriminando niente in particolare. Mi piacerebbe arrivare alla sua età e poter dire lo stesso: vorrebbe dire che non ho vissuto male.

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anche se avrò corso molto

 

4 commenti

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