Meteore musicali: Kim Carnes

Come non ricordare Bette Davis Eyes e la sua interprete…

Con una voce da tigre, graffiante come poche e che richiamava alla mente Janis Joplin e Rod Stewart, Kim Carnes attese però molto prima di vedere un suo brano nelle parti alte delle classifiche.

La sua carriera era iniziata negli anni 60 e la sua produzione si basava prevalentemente su pezzi folk rock, che non riuscivano però a mergere e a lasciare il segno. Nel 1974 le venne offerta una canzone che leri rifiutò, non credendoci e considerandola poco utile alle aspettative che riponeva sulla sua carriera: Bette Davis Eyes.

Le autrici del pezzo erano Donna Weiss e Jackie DeShannon, la quale scelse comunque di incidere e pubblicare Bette Davis Eyes in un suo album, senza che la canzone ricevesse particolari apprezzamenti (come immaginava la Carnes). Nel 1981, al momento di registrare l’ennesimo album, Kim Carnes decise di dare una seconda possibilità alla canzone.

Il suo tastierista, Bill Cuomo, mise mano all’arrangiamento inserendo dei sintetizzatori e dando alla canzone una nuova veste rock, che le permise subito di spiccare il volo in classifica in oltre trenta paesi, restando per nove settimane a guardare la concorrenza dall’alto del suo primato nelle charts americane.

Mistaken Identity, che conteneva Bette Davis Eyes, vendette oltre otto milioni di copie, sancendo finalmente la fine della lunga rincorsa della Carnes al successo. La cantante ricevette anche svariati riconoscimenti, come i Grammy Award del 1982 per la migliore canzone e migliore album, oltre ai complimenti della stessa Bette Davis.

Dopo questo inatteso e a lungo inseguito successo, Kim Carnes sembrava destinata a vivere finalmente quella carriera che da anni desiderava. Purtroppo non andò così. Partecipò alla colonna sonora di Flashdance e incise altri album, ma già a metà anni 80 era rientrata nell’anonimato che da sempre l’aveva caratterizzata, mentre con l’inizio del nuovo decennio smise quasi del tutto d’incidere album, tornando solo saltuariamente alla musica.

Non sempre alle canzoni viene data una seconda occasione e Bette Davis Eyes ha vissuto di questa eccezione, permettendo alla sua interprete una popolarità a cui ormai non credeva più. Probabilmente Kim Carnes avrebbe ambito a essere qualcosa di più che una meteora (per quanto luminosa) degli anni 80, ma sicuramente ci sono destini peggiori.

Tipo essere una meteora dei Talent Show di oggi, che se gli va bene se li ricordano per i successivi sei/sette mesi.

 

 

14 commenti

  1. La canzone ancora la si sente alla radio… Riguardo agli occhi di Bette Davis, ho spesso pensato a quanto poco questa straordinaria attrice incontrasse i canoni della bellezza femminile del suo tempo (minuta, non particolarmente avvenente, occhi sporgenti) ma in virtù del suo innegabile stile e della sua personalità divenne una star con la esse maiuscola. Penso che scriverò un articolo su di lei, perché i suoi film che preferisco penso proprio che non siano i suoi più famosi.

    • È stata una grande di Hollywood, capace di imporsi in un mondo che le riconosceva la bravura e la classe e non si focalizzava sulle sue imperfezioni fisiche.

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