Meteore musicali: Valeria Rossi

Dammi tre parole…

Nell’estate 2001 il tormentone che si insinuava nelle orecchie e ti si conficcava dentro il cervello era dovuto a una giovane ragazza che viaggiava dall’anonimato al successo senza passare dal via: Valeria Rossi.

La giovane cantante debuttava proprio con Tre parole, che avrebbe scandito quei caldi mesi  e che le avrebbe permesso di partecipare e vincere come Rivelazione dell’anno al Festivalbar. Inizialmente presentata alle selezioni per il Festival di Sanremo, la canzone di V. Rossi non passò il vaglio degli addetti (evidentemente a Sanremo quell’iniziale e quel cognome non erano ancora stati digeriti) e fu riciclata come singolo di lancio del primo album della cantante, Ricordatevi dei fiori.

Il disco non seppe ribadire quanto di buono fatto da Tre parole e, nonostante la pubblicazione del singolo anche in altri paesi, non si avvicinò ai primi posti delle classifiche. Nel 2004 Valeria Rossi si concesse una seconda prova, Osservi l’aria, ma ancora una volta non incontrò i favori del pubblico. L’insuccesso del suo secondo album sembrò porre fine alla sua carriera.

Valeria Rossi si riciclò come autrice, collaborando e scrivendo canzoni per Mietta, Chiara Civello e Andrea Bocelli. Nel 2014 tornò a cantare, pubblicando sotto lo pseudonimo di Mammastar La canzone di Peppa, brano dedicato ai più piccoli con Peppa Pig come protagonista. Inoltre, stavolta a suo nome, rilasciò un libro di ricette per bambini corredato da un cd con canzoni, intitolato Bimbincucina con Valeria Rossi e Carotino, che non ebbe particolare fortuna.

Anche se la sua carriera non ha preso la piega sperata, di lei rimarrà sempre quella canzone, che con la sua semplicità prese possesso delle nostre radio e per un’estate ci costrinse a coniugare sole, cuore e amore.

Poteva andarci peggio e infatti l’anno dopo toccò alle Las ketchup

22 commenti

  1. Me la ricordo bene, mi piaceva molto! Pensa era l’anno in cui ascoltavo a stecca Silence is sexy degli E. Neubauten di Blixa Bargeld e alternavo con Dimmi tre parole.

  2. Sapeva fare giochi di parole, vedi il secondo album. Posso dire di avere la discografia completa. E poi c’erano dei pezzi quasi smithsiani. O a me sembravano.

  3. Avevo 11 anni quell’estate. È stato il mio primo vero tormentone estivo…lo ricordo bene! Orecchiabile e senza senso, la giusta combinazione!
    Buona Domenica!

Rispondi a Luca DiveltiAnnulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.