Secondo appuntamento con Tony Stark e il vestiario del suo alter ego di latta.
Dopo aver visionato tutte i modelli indossati da Iron Man nel corso degli anni dal 1963 fino al 1999 (li trovate qui), riprendiamo il nostro viaggio e andiamo a vedere l’armatura apparsa in Iron Man Bad Blood 4 del 2000, utilizzata per combattere nello spazio contro Justin Hammer: la Outer Atmospheric Armor.

Nel 2001 (Iron Man Vol. 3 numero 42) è la volta della S.K.I.N. Armor, che sostituisce la precedente dopo che Ultron l’aveva resa senziente e pericolosa. Anche questa avrà la stessa sorte.

Nel numero 50 di Iron Man Vol. 3 è la volta di un ennesimo modello realizzato per contrastare Ultron e la sua capacità di controllare la opere di Stark.

La prima armatura non metallica di Iron Man (è fatta di kevlar) debutta su Black Panther 3 del 2002 ed è concepita per affrontare proprio Pantera Nera.

Dopo Pantera Nera è la volta dello scontro con Thor. Nel 2003 Tony è costretto a combattere con il suo compagno vendicatore e, nel tentativo di sconfiggerlo, crea una nuova armatura (Iron Man Vol. 3 numero 64) alimentata dalla magia asgardiana: la Thorbuster, molto simile come look al Distruttore.

Nel numero 71 del Vol. 3, Stark si veste della Ablative Armor (che non ha tra le sue capacità quella di tradurre dal latino), un’armatura creata per combattere un’entità aliena che aveva distrutto l’armatura XX.

Quando nel 2003 Tony Stark diventa Segretario della Difesa degli USA, decide di vestirsi di un nuovo vestito (Iron Man Vol. 3 numero 73), la cosiddetta Iron Secretary.

Un restyling dell’armatura avviene nel numero 84.

Sul numero 72 di Incredible Hulk Vol. 3 debutta la Anti-Radiation Armor, che assorbe le radiazioni e le converte in energia.

Su Iron Man Vol. 3 numero 83 è la volta della High Gravity Suit, che viene realizzata per distruggere un asteroide.

Su Iron Man: Hypervelocity 1 viene presentata una nuova armatura, che ha la possibilità di ovviare alla morte o all’incapacità di combattimento del suo occupante.

E’ la volta poi di una delle più celebri armature di Iron Man, la Extremis, che fa la sua prima apparizione su Iron Man Vol. 4 numero 5 del 2006. Oltre ad avere un incremento offensivo, l’armatura si contraddistingue per la sua capacità di connettersi ad altre macchine.

Le successive cinque armature appartengono al progetto Argonauta e vengono attivate dal folle figlio di Ho Yinsen. Le loro caratteristiche le rendono in grado di adattarsi a vari ambienti ed evenienze, costringendo Iron Man e altri supereroi ad affrontarle. La loro prima apparizione sul numero 7 di Iron Man Vol. 4 del 2006. La prima è composta di Adamantio e ha un sistema stealth.

La seconda armatura Argonauta è una Hulkbuster, con tutto quello che ne consegue per chi deve fronteggiarla.

Tocca poi all’armatura capace di arrivare fino al centro della Terra, grazie alla sua trivella di Vibranio.

L’armatura successiva è realizzata per dominare gli avversari negli oceani, grazie anche a congegni stealth.

L’ultima armatura delle cinque Argonauta è un modello realizzato per distruggere satelliti e dotato di un sistema stealth e anti -radiazioni.

Sul numero 45 di Wolverine Vol. 3 del 2006, Logan ruba la nuova Hydro Armor a Stark per affrontare Namor nel suo elemento naturale.

Su World War Hulk 1 del 2007, Iron Man usa una nuova Hulkbuster per fronteggiare il Gigante di Giada.

Nel 2010 (Invicible Iron Man 25) Tony crea un nuovo modello di armatura, la Bleeding Edge Armor. Strutturata interamente di nanomacchine (che permettono all’indossatore di assumere qualsiasi aspetto e anche di essere praticamente invulnerabile, grazie alla funzione di auto-riparazione), quest’armatura è un vero e proprio salto evolutivo per Iron Man.

Continua
Davvero ce ne sono state così tante?! Non lo avrei mai detto 😉
Ciaoo
E non sono finite😊.
Ahahaha lo temevo 😉
Dopo non dite che non ve lo avevo detto 😉
Non conoscevo tutte queste “trasformazioni”. Va a finire che m’innamoro ancora di più 😀
😄