Tutti i costumi dell’Uomo Ragno (2ª puntata)

Dove eravamo rimasti con le ragnatele?

Nel 2009 la Marvel crea un ulteriore universo alternativo dove i suoi personaggi vengono rivisitati in chiave noir. L’Uomo Ragno vive le sue avventure durante la Grande Depressione con un costume molto tenebroso e non disdegna l’uso delle armi.

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La Future Foundation è una formazione dei Fantastici Quattro del 2010, che vede Spiderman sostituire la Torcia Umana. Per l’occasione i componenti del gruppo indossano tutti un costume nuovo dove il bianco la fa da padrone.

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Nel 2011 Peter Parker realizza una nuova armatura che gli permette di diventare invisibile grazie alla capacità di deflettere luce e suono (e che sembra uscita direttamente da Tron).

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Intanto nell’Universo Ultimate Peter Parker muore e al suo posto la Marvel propone un nuovo titolare del costume da Uomo ragno: Miles Morales. Il nuovo costume spicca per un notevole ridimensionamento della parte rossa a favore della scura.

 

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Nel 2012 un altro clone, Kaine, sostituisce il defunto Ben Reilly nell’identità di Scarlet Spider, rinnovandone anche la tuta e insediandosi a Houston.

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Costretto a vedersela per l’ennesima volta contro i Sinistri Sei (Rhino, Mysterio, Dottor Octopus, Electro, il Camaleonte e l’Uomo Sabbia) Spiderman si veste, sempre nel 2012, di una nuova armatura.

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Nello stesso anno c’é anche il reboot cinematografico, che porta sugli schermi anche una nuova tuta in cui spiccano le lenti dorate.

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Nel 2013 il Dottor Octopus s’impossessa del corpo di Peter Parker e dei suoi poteri, decidendo di poter fare meglio dell’originale nelle vesti di Superior Spiderman. Non potendo fare a meno di qualche tentacolo, ne monta quattro sul nuovo costume.

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Nel 2014 debutta nei cinema il secondo capitolo di Amazing Spiderman. Stavolta il costume è più fedele a quello classico e anche le lenti tornano bianche.

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Nel 2015 Spiderman si veste di un nuovo costume che ha tra l’altro anche la caratteristica di essere anti-proiettile.

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Su Capitan America Civil War del 2016 debutta la terza incarnazione cinematografica di Spiderman, che mostra delle lenti più grandi del solito.

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Il costume è praticamente lo stesso che verrà indossato nell’ennesimo reboot della serie, che arriverà nei cinema quest’estate.

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10 commenti

  1. A questo giro il costume noir vince a mani basse 😀
    Tra l’altro quella di spider-man è l’unica storia che mi sia veramente piaciuta della linea Noir.
    Bello anche il costume di Miles Morales e quello della FF.
    Tra quelli cinematografici invece preferisco quello di Amazing Spider-Man 2. Al di là del film, per me quello è costume migliore mai fatto [fin’ora].

    • Nella linea noir non mi era dispiaciuto il Punitore, mentre il resto dei personaggi non è stato reso molto bene. Tra i costumi cinematografici non mi dispiace quello del prossimo “bimboragno” soprattutto per gli occhi della maschera che si muovono, altrimenti il migliore, come dici anche tu, è quello di ASM2.

  2. Il costume di Miles Morales è osceno, ma le sue storie sono bellissime: le snobbai al momento dell’uscita in edicola, poi per fortuna ho notato in fumetteria le ristampe in volume, e mi sono reso conto che stavo per perdermi un autentico gioiellino. Ogni singolo numero che ho letto finora è da 10 in pagella.
    A dirla tutta sono osceni anche tutti gli altri costumi raccolti in questo post. Tra l’altro, il fatto che negli ultimi anni Spidey abbia cominciato a cambiare più costumi che calzini è un pessimo segnale: significa che la Marvel non sa più che inventarsi per far tornare il personaggio ai fasti di un tempo, e quindi si appoggia anche a questi mezzucci pur di creare un minimo di interesse intorno a lui. Non capendo che a Spidey serve un nuovo Roger Stern, non un nuovo costume.
    Della linea Noir oltre al Punitore mi sono piaciuti molto anche Devil e Luke Cage.

    • Hai ragione da vendere sul fatto che manchi un autore di livello per l’Uomo Ragno da un pezzo e che la Marvel preferisca riazzerare tutto (con risultati a volte imbarazzanti) da troppo tempo. Il personaggio ha sempre funzionato per le sue caratteristiche da underdog e per i suoi problemi spesso insormontabili e la linea editoriale odierna ha ammazzato quanto di buono fatto in decenni. Il cambio continuo di costumi è solo la punta dell’iceberg di una gestione che non sa cosa fare di un personaggio che meriterebbe di meglio.

      • La DC è stata più furba nella gestione dei suoi personaggi di punta: Batman e Superman hanno avuto mille restyling anche loro, ma il livello di qualità non è mai calato troppo, e quindi lo zoccolo duro di fan non si è mai disperso. Anzi, ad essere precisi proprio in questo momento Batman sta passando un pessimo periodo (le storie di Tom King fanno semplicemente cagare), ma sono convinto che la DC porrà presto rimedio.
        La DC offre di meglio rispetto alla Marvel anche per quanto riguarda i supereroi “minori”: nel sottobosco della DC ci sono tanti personaggi coi fiocchi (Nightwing, Freccia Verde, Blue Beetle eccetera), in quello della Marvel invece dietro Daredevil e il Punitore c’è il deserto. Lo stesso Deadpool, che pure sta vivendo un momento di gloria sull’onda dell’ottimo film a lui dedicato, non mi pare sto granché: ma qua entrano in gioco anche i gusti personali, perché non è proprio il mio tipo di comicità.

      • Deadpool un pò ha stancato con la sua rottura della quarta parete e il continuo ammiccare al lettore, nonostante l’idea inizialmente non sia stata affatto male. Il problema è che a volte una felice intuizione viene talmente abusata da renderla stucchevole. La DC ha fatto dei reboot ormai il suo marchio di fabbrica, ricominciando ogni tot da zero e rinnovando i suoi personaggi storici, cosa che la Marvel stenta a fare. Per quanto mi riguarda l’ultima cosa veramente bella della Marvel è l’universo Ultimate, dove appunto i personaggi venivano riazzerati e resi più adulti, ma ormai la Casa Delle Idee è sempre più proiettata verso i suoi film e apparentemente sempre meno concentrata sulla gestione dei suoi personaggi.

      • A mio giudizio è una scelta sbagliata. Il pubblico cinematografico è volubile, si stanca di un genere con estrema facilità: di conseguenza, presto o tardi pensionerà i cinecomic esattamente come ha fatto con i western e i film d’azione. I lettori di fumetti invece sono più stabili, una volta che si innamorano di un personaggio difficilmente lo abbandonano. Io ad esempio sono quasi vent’anni che sono innamorato di Daredevil, e penso che non lo mollerei neanche se lo facessero scrivere a un bambino delle elementari. Grazie per la risposta! 🙂

      • Hai ragione sulla volubilità del pubblico, ma il picco di popolarità che oggi ha la Marvel è qualcosa che fino a pochi anni fa era inimmaginabile. Il fumetto è limitato a molti meno appassionati e i film di Capitan America e Iron Man sono stati visti da milioni di persone che non hanno mai neanche sfogliato un albo. Una svolta così è normale per un’azienda che vuole e deve fare soldi e poi non dimentichiamo che la nuova padrona della Marvel è la Disney, che ha voluto mettere in primo piano proprio i film rispetto alla carta stampata. Poi, che noi vecchi appassionati la vediamo in un altro modo e siamo affezionati ai personaggi a prescindere è un discorso che condivido in pieno, anche se non insisterei tanto con il bambino delle elementari come autore, che magari poi ti danno ascolto e ci ritroviamo messi ancora peggio 😉

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