Tutti i costumi di Capitan America (1ª puntata)

L’eroe più rappresentativo degli USA, contrariamente a quanto si pensi, ha badato poco a contenere la spesa sui suoi costumi. Andiamo un pò a vederne qualcuno.

Capitan America nasce nel 1941, creato da Joe Simon e dall’immenso Jack Kirby (autore della copertina di oggi, mentre i vari disegni del Capitano sono di Kate Williaert), con lo scopo di rappresentare il campione degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. Il vestiario, prettamente e deliberatamente a stelle e strisce (con tanto di alette sulla maschera), sarà quello su cui si baseranno le varie incarnazioni del personaggio. Il famoso scudo non è ancora a forma circolare.

Captain-America-1941

La forma definitiva dello scudo debutta quasi subito, anche se la colorazione risulta differente.

Captain-America-1941(2)

Nel 1944 il nostro Capitano ha anche una serie Tv che ne decanta le gesta patriottiche. La colorazione è meno accesa e più dark.

Captain-America-1944

Dopo la cancellazione della serie nel 1950, passano alcuni anni prima che Stan Lee e John Romita Sr. riprendano in mano il personaggio. La serie riparte nel 1954 (ma non durerà a lungo) e vede una colorazione del costume e dello scudo parzialmente diversa.

Captain-America-1954

Nel 1964 Capitan America viene scongelato definitivamente (anche grazie all’interessamento di Namor) e la premiata coppia Jack Kirby & Stan Lee lo fanno entrare nei Vendicatori. Il costume perde le brache nere e si assesta sulla colorazione che rimarrà pressoché invariata per anni, così come lo scudo di Vibranio.

Captain-America-1964

Dopo il Watergate, Steve Rogers perde la fiducia nelle istituzioni del suo paese e rinuncia a vestire i panni di Capitan America, inventandosi una nuova identità: Nomad. Concepito durante la gestione del personaggio da parte di Steve Englehart e Sal Buscema, Nomad debutta nel 1974 e veste di blu e giallo. L’evento dura poco e già nel 1975 c’è un ritorno di fiamma nei confronti degli USA e Capitan America torna a vestire i colori della bandiera come di consueto.

Captain-America-1974

Nel 1979 è la volta di due film per la televisione. Il costume stavolta è riadattato per sembrare quello di un biker, con tanto di casco con le alette disegnate.

Captain-America-1979

Nel 1987 c’ è una nuova crisi di coscienza che turba il patriottismo di Steve Rogers e che lo porta di nuovo a rinunciare alla divisa d’ordinanza. Stavolta però non s’inventa un’identità alternativa, ma si limita a far sparire il blu dal costume (sostituendolo con il nero) e a farsi chiamare semplicemente Capitano.

Captain-America-1990

Prima che la fortunata serie di film Marvel vedesse la luce grazie alla Disney, i tentativi cinematografici della Casa delle Idee precedenti erano spesso imbarazzanti. Tra questi il film del 1990 che vedeva proprio protagonista Capitan America, che indossava per l’occasione un costume simile a quello del 1954. Tra gli attori c’era anche una giovanissima Francesca Neri.

Continua

17 commenti

  1. Ricordo che negli anni 90, come conseguenza dell’enorme influenza avuta dal Ritorno del cavaliere oscuro di Miller (1986), tutti i supereroi assunsero un’impronta molto più dark: costumi più scuri, sguardo truce, denti digrignati, violenza a livelli mai raggiunti prima.
    Anche i film d’azione (popolarissimi in quel decennio) influenzarono molto il fumetto: molti supereroi cominciarono ad essere equipaggiati con armi grosse quasi quanto loro, esattamente come Stallone e Schwarzenegger. Cable è forse il personaggio simbolo di quell’era.
    Ovviamente anche Capitan America rimase coinvolto in questo processo: per un periodo fu disegnato da uno dei personaggi – simbolo di questa svolta un po’ dark e un po’ action, Rob Liefeld, e ovviamente anche al buon Cap venne affibbiato il costume nero d’ordinanza. Come successe anche a Spider – Man, a Daredevil e praticamente a tutti i supereroi Marvel. Nel caso di Spidey fu un bene, perché la cosa portò poi alla creazione di uno dei personaggi fumettistici più riusciti di tutti i tempi, Venom. E poi dell’altrettanto mitico figlio degenere di Venom, Carnage.
    Comunque, sta rubrica sui costumi dovresti dedicarla anche a Wolverine: lui ha cambiato più costumi che calzini. Li puoi vedere tutti al sito EditingCorp: ho provato a metterti il link del post specifico, ma se WordPress mi impediva di lasciarti il commento. Il mio costume preferito è quello che indossava del 1996: non soltanto per la sua bellezza estetica, ma anche perché adoro i fumetti in cui Wolverine è apparso in quelle vesti. Sono tra le poche storie “mutanti” che mi sono piaciute davvero.

      • Ah, vedo che hai ripreso proprio il post a cui facevo riferimento. Hai fatto bene, perché era davvero completissimo sia nell’illustrare i vari costumi che a contestualizzarli.
        Riguardo a Venom, lui e suo “figlio” Carnage sono stati gestiti malissimo dalla Marvel. Eddie Brock era perfetto come Venom, e l’hanno rimpiazzato con dei personaggi che non erano degni nemmeno di allacciargli le scarpe; Cletus Kasady è stato privato del costume di Carnage per anni, e anche adesso che li hanno fatti ricongiungere non è più la stessa cosa; Jean De Wolff era un personaggio meraviglioso, una sorta di Commissario Gordon dell’universo Marvel, ed è stata inopportunamente uccisa. E questo solo per limitarci all’Uomo Ragno: se ci allarghiamo anche agli altri supereroi Marvel, io non ho mai perdonato la scelta di uccidere Karen Page, dato che (come la serie tv di Daredevil ha evidenziato in modo molto chiaro) era un personaggio dalle infinite potenzialità narrative. Ma ormai è andata… chissà, magari un giorno almeno i personaggi “viventi” torneranno ai loro antichi splendori! 🙂

      • Di personaggi sprecati o fatti sparire malamente ce ne sono a bizzeffe nell’universo Marvel. Dipende anche dalla capacità dell’autore del momento. Se ti scrive Miller, claremont, bendis, millar ( solo X dire qualche nome) è difficile che il tuo personaggio non venga ben utilizzato.😊

      • Mah, in realtà queste cantonate le prendono anche i grandi scrittori. Miller uccise Elektra (probabilmente perché non voleva che la utilizzassero altri), Jean De Wolff l’ha uccisa Peter David, Karen Page l’ha uccisa Kevin Smith… ok, quest’ultimo non vale un’unghia di Miller o di Peter David, ma anche lui qualcosa di buono l’ha prodotto. Il suo ciclo su Freccia Verde ad esempio è stato magnifico, e ha rilanciato un personaggio che prima di lui era in declino totale. Anche Daredevil è stato rivitalizzato da Kevin Smith, dopo che gli scrittori post – Ann Nocenti avevano ridotto la serie a livelli infimi. Prima dei cinecomics e delle serie tv Netflix le cose andavano così nei fumetti: dato che i supereroi non avevano molta visibilità, bastava mettere la persona sbagliata a scrivere una serie e subito quella serie andava sull’orlo del precipizio… speriamo che a Daredevil (il mio supereroe preferito da quand’ero bambino) non capiti mai più! 🙂

Rispondi a Luca DiveltiAnnulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.