Come salvarsi e incrementare le proprie vendite grazie al cinema.
La nostra storia inizia negli anni 30, quando John Arthur MacGready, un pilota tra i più audaci del primo periodo dell’aviazione, commissiono’ un paio di occhiali che lo preservassero dai feroci mal di testa causati dalle lunghe trasvolate con il sole di fronte. La Bausch & Lomb realizzo’ il prototipo di occhiali che montavano lenti antiriflesso, che divennero uno degli oggetti irrinunciabili per i piloti: i Ray-Ban Aviators. La fama dei Ray-Ban crebbe esponenzialmente negli anni, imponendosi nel mercato fino a tutti gli anni 60 grazie anche al favore ricevuto dalle star di Hollywood come Marlon Brando, Humphrey Bogart e James Dean, o a quello di personalità forti e influenti come il generale Douglas MacArthur, che resero gli occhiali un oggetto iconico e desiderato anche dall’uomo comune.
Il declino dell’azienda inizio’ a farsi sentire con gli anni 70, a causa di un’evidente mutamento di gusti che preferivano montature sempre più vistose e grandi rispetto a quelle essenziali dei Ray-Ban: nel 1981, dopo un decennio in cui la fetta di mercato era andata continuamente riducendosi, le vendite si attestarono a 18.000 paia. Il dramma di un’imminente scomparsa per il marchio era tangibile, ma un’eventuale speranza poteva venire ancora una volta da Hollywood, dove in fondo il mito dei Ray-Ban era nato. All’inizio degli anni 80 l’incremento della presenza dei brand nei film e l’uso del product placement era in continua crescita e la Bausch & Lomb non voleva essere da meno, nel tentativo di recuperare posizioni nel mercato e tornare a essere la preferita dell’americano medio. Un’occasione fu offerta da The Blues Brothers: nonostante non fosse un vero e proprio caso di product placement, ma piuttosto una scelta obbligata dai personaggi interpretati da Dan Aykroyd e John Belushi, il film rimise i Ray-Ban al centro dell’immaginario collettivo, venendo indossati dai protagonisti per quasi tutta la durata del film.
La vera rimonta inizio’ con Risky Business, film del 1983 in cui Tom Cruise indossava fin dalla locandina i Ray-Ban Wayfarer: grazie al passaggio nei cinema il modello aumento’ le proprie vendite di oltre il 50%.
La collaborazione con Cruise continuo’ nel 1986 con Top Gun, il film in cui i Ray-Ban Aviators non potevano risultare assenti e che porto’ un incremento’ di vendite del 40% e la definitiva fine della crisi: ormai i Ray-Ban erano uno degli oggetti più iconici degli anni 80.
In Rain Man del 1988 il sodalizio con Tom Cruise si ripeté e stavolta le vendite schizzarono a un più 15%: non male neanche stavolta.
Un altro esempio di product placement avvenne con Le Iene del 1994, in cui Quentin Tarantino e soci indossavano ognuno un modello di occhiali diverso.
Nel 1997 tocco’ poi a Men In Black incassare il lauto assegno per portare nei Cinema i Ray-Ban Predator.
Ma dove il product placement della Ray-Ban tocca l’apice è nel film del 2004 dedicato a Ray Charles: per non sbagliare, s’intitola Ray.

Ti rispondo con
😎
Ottima risposta 😉
Interessante post, ad alcune cose non avevo mai pensato.
Il product placement nel cinema mi ha sempre molto affascinato e mi piace di ricercare più informazioni possibili.
Ti riesce alla perfezione.
Grazie 😊
Ottimo articolo, sinceramente non ci avrei mai fatto caso, complimenti
Grazie 1000😊