Sympathy For The Devil, il diabolico samba degli Stones

Sympathy For The Devil  è il samba rock che invita alla “comprensione” del Diavolo e una delle canzoni rock più famose di sempre.

I Rolling Stones nel 1968 dovevano ricominciare quasi tutto da capo e per certi versi lo fecero.

Their Satanic Majesties Request

Dopo l’incidente di percorso dell’anno precedente, conosciuto come Their Satanic Majesties Request, era necessario riprendere le fila del discorso e tornare al rock.

L’album si era infatti rivelato un flop e la sua lunga gestazione aveva compromesso la serenità del gruppo: per questo era urgente tornare alle origini.

Keith Richards era il più convinto a lasciarsi alle spalle la psichedelia, liberando gli Stones da un genere a cui avevano aderito per moda.

Già un assaggio c’era stato con Jumpin’ Jack Flash, singolo pubblicato a marzo che riabbracciava con entusiasmo il blues e i riff di Richards.

sympathy for the devil

Jimmy Miller

Viste le difficoltà vissute gli Stones avevano anche bisogno di un produttore che li sapesse guidare senza sconvolgere i delicati equilibri del gruppo.

Jimmy Miller era l’uomo giusto al momento giusto e la sua esperienza gli consentì di non entrare in conflitto con i Glimmer Twins.

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gli Stones nel 1968

Jagger e Richards, oltre a dover scrivere i brani, dovevano anche gestire la questione Brian Jones, sempre meno coinvolto nei destini della band.

Sympathy For The Devil nasce in questo contesto come una ballad ispirata a Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov.

Jagger aveva da poco letto il romanzo, che lo aveva portato a scrivere una canzone vicina al nuovo stile visionario di Bob Dylan.

L’arrangiamento del brano non fu semplice e gli Stones provarono varie vie, cambiando idea in corsa come era loro abitudine durante l’incisione in studio.

One Plus One

Jean- Luc Godard immortalò il processo creativo del gruppo nel suo One Plus One, distribuito anche con il titolo di Sympathy For The Devil.

Il regista seguì lo sviluppo della canzone in studio in un raro e prezioso documento delle modalità di lavoro degli Stones.

In realtà la prima scelta di Godard erano i Beatles, che declinarono l’invito, portando la produzione a scegliere Jagger e compagni.

Nella pellicola la band viene usata per inframmezzare episodi slegati tra loro e concepiti per rispecchiare il difficile e confuso momento politico del 68.

Nel film è facile notare l’isolamento di Jones dal resto della band, che lo ignorava mentre provava a definire il sound del brano.

Durante le riprese avvenne un incidente per una disattenzione di Godard: della carta posta dal regista vicino ai fari prese fuoco, incendiando gli Olympic Studios.

L’arrivo dei pompieri evitò alla struttura una fine prematura e aumentò la già scarsa simpatia degli Stones verso Godard.

Sympathy For The Devil

La canzone originariamente intitolata The Devil Is My Name passò dall’essere un folk sui generis a qualcosa di totalmente diverso.

Dopo aver provato di tutto Richards e gli altri sembravano essersi arenati in un vicolo cieco.

Non riuscendo a dare una forma definitiva al brano gli Stones si affidarono alla guida di Miller, che trasformò completamente Sympathy For The Devil.

Miller portò la canzone verso altri lidi, aumentando il ritmo in un diabolico e scatenato samba rock.

L’intensa atmosfera quasi primitiva che emergeva da Sympathy For The Devil fece riaccendere l’entusiasmo della band, che finì il lavoro in poco tempo.

“Please allow me to introduce myself…”

Il Lucifero della canzone narra le sventure della storia umana di cui si è reso protagonista e chiede “comprensione”, altrimenti dannerà l’anima di chi non lo rispetta.

Nel brano sono citate la Guerra dei cent’anni, la Rivoluzione d’Ottobre, il processo a Gesù, la Seconda Guerra Mondiale e la morte dei Kennedy.

In realtà in origine Jagger aveva citato il solo John, ma l’assassinio di Robert proprio nei giorni dell’incisione del pezzo fece cambiare in corsa il testo.

Le accuse di Satanismo

Sympathy For The Devil è diventata un classico assoluto e imprenscindibile del repertorio dei Rolling Stones.

Nonostante non sia un inno al Diavolo come si pensa, gli Stones hanno finito per essere ingabbiati nel mito di band adoratrice di Satana.

L’occultismo non è mai stato motivo d’interesse per gli Stones, che preferivano altri svaghi (soprattutto Richards) e amavano provocare con le loro canzoni.

Sympathy For The Devil vuole solo essere un’analisi del lato oscuro umano, così facilmente disposto a lasciarsi fagocitare dalla banalità del male e a compiere nefandezze.

Se comprendi il Diavolo che è in te, magari riesci ad affrontarlo; se a dirlo sono i diabolici Glimmer Twins, forse qualcosa di vero ci sarà…

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