Seconda sfilata di completini per l’amazzone più famosa dei fumetti.
Riprendiamo l’evoluzione dei costumi di Wonder Woman da dove l’avevamo lasciata. Nel 1987 il personaggio viene rinnovato dopo la fine del maxi evento Crisis On Infinite Earths e affidato alle cure di George Perez. Gli stivali perdono i tacchi, la cintura gialla aumenta di dimensioni, mentre diminuiscono invece quelle del costume, mai così succinto. Anche i capelli vengono modificati e diventano più lunghi e selvaggi.
Nel corso degli anni il personaggio perde molte posizioni di vendita, rischiando anche la chiusura da parte dell’editore. Nel 1994, non sapendo più che pesci prendere, la Dc prova a salvare Wonder Woman accorciandone ulteriormente il costume, decidendo di seguire i dettami dell’antico motto pianificato in anni e anni di brain- storming: “le vendite di un fumetto con eroine saranno tanto più grandi, quanto più piccolo sarà il suo costume”.
Nel 1995 la Dc piazza ancora la carta del rinnovamento, donando a Diana un nuovo (scarno) outfit, che la rende ancora più aggressiva, ma sempre meno riconoscibile come il personaggio che era.
Arriva a John Byrne a provare a rimettere in carreggiata la figlia di Zeus, restituendole una parvenza di classicità e apportando qualche modifica: i bracciali aumentano di dimensioni, così come la tiara e la cintura, mentre la mutanda è pressoché un perizoma.
Non sapendo più cosa fare se non ridurre e ridurre, la DC sgamba irrimediabilmente il costume dell’amazzone e sostituisce il giallo con l’oro. Ormai Wonder Woman sembra più una wrestler che una super eroina.
Nel 2006 si prova a porre rimedio e a ridare una dignità al personaggio, rivestendola di molti centimetri, facendo riapparire la figura dell’aquila sulla WW stilizzata e spostando il logo sulla cintura.
Nel 2010 arriva Jim Lee a ridisegnare il vestiario di Diana, rendondo il personaggio più urbano e con tanto di leggins.
Le critiche al costume non si contano e allora ci si rimette mano già nel 2011, cercando di rendere più attraente l’outfit classico. Si perde l’oro in favore dell’argento sulla tiara, la cintura e sulla WW ancora più stilizzata; torna la mutanda/coulotte con molte meno stelle del solito e un blu molto più scuro, che viene usato anche per gli stivali.
Nel 2015 si ha una ulteriore evoluzione del costume, con l’intento di rappresentare l’ascesa di Diana da principessa a regina. L’argento torna oro, gli stivali si allungano e riprendono il colore rosso e non ci sono più parti scoperte.
Debutta per le più piccole la serie TV Super Dolls e Wonder Woman viene rivisitata per l’occasione.
Poi nel 2016 c’é anche l’apparizione dell’amazzone in Batman VS Superman. Viene chiamata Gal Gadot a interpretare Wonder Woman e l’armatura di origine greca disegnata per il film si ispira all’originale, con le dovute correzioni (e gli evidenti richiami a Xena).
E poi c’é il costume per il suo film nelle sale in questi giorni, che apporta qualche leggera modifica a quello di Batman VS Superman.
Mi ha colpito in particolare il primo fumetto, quello con la tagline “Guest – starring Deathstroke!” Non credevo che già 30 anni fa ci fosse la tendenza (tuttora presente nei fumetti DC) a far apparire Deathstroke ovunque come il prezzemolo. Tendenza che la DC ha confermato anche nei suoi telefilm, dando al personaggio un ruolo di rilievo in Arrow.
Riguardo alla copertina successiva, le eroine succinte e appariscenti sono state senza dubbio uno dei tratti caratteristici dei fumetti anni 90. Non a caso nacque in quel decennio la mia amata Witchblade: pur essendo un fumetto di altissima qualità, non è riuscito ad arrivare a 200 uscite, dato che ha chiuso recentemente con il numero 185. Per me non è stato un trauma come quando chiusero Gotham Central e Generation X, ma poco ci manca.
Riguardo al personaggio al centro del post, ho incrociato Diana soltanto nel periodo in cui la DC pubblicava Superman/Wonder Woman. Ho letto quella serie dal primo all’ultimo numero, e posso dirti che all’inizio era un fumetto stratosferico, poi negli ultimi 10 numeri circa è calato drasticamente di qualità. Probabilmente chi ci lavorava si è reso conto che la serie avrebbe chiuso in ogni caso, e quindi ha deciso (con scarsa professionalità) che non valeva la pena di impegnarsi più di tanto per un fumetto che tanto era destinato a morire.
Wonder woman ha avuto una storia editoriale altalenante e difficile negli ultimi decenni. Magari con il film il treno migliorerà.
Dipende molto da come verrà recepito il film. Ad esempio, i Fantastici 4 non hanno guadagnato un solo lettore dai 3 film a loro dedicati, perché tutti e 3 sono entrati direttamente nell’Olimpo del trash. Chissà come mai alcuni personaggi dei fumetti (i Fantastici 4, ma anche il Punitore) sembrano essere intraducibili nel linguaggio cinematografico. Buon ponte! 🙂
Si, è proprio strano. Buon ponte a te😉
Costumi molto sgambati!
Moltissimo 😁
Madonna, gli anni ’90 sono stati a tutti gli effetti uno spogliarello! Più si andava avanti e più Wondy mostrava la carne XD
Particolare poi questa continua riproposta di un outfit urbano. Molti eroi si sono visti rivisitati nel corso degli anni, ma a Wonder Woman ripropongono sempre lo stesso vestiario: pantaloni e giacca più o meno in pelle [o materiale simile] e di un colore scuro [che nulla c’entra col personaggio].
Segnalo poi [magari la conosci già] un’altra incarnazione per una potenziale serie tv, in cui Diana [interpretata da Adrianne Palicki] indossava una versione abbastanza classica del costume [sia pantaloni che mutandoni] 🙂
Si, ora che me lo dici mi ricordo. Mi sembra che oltre al pilota, però non si è andati avanti e la serie è stata abortita.
Si esatto, il progetto è stato bloccato e non è andato. Il pilot però è finito online ed effettivamente non è sto gran che :/
Allora mi ricordavo bene. Vediamo un po’ se la trasposizione al cinema ha più fortuna di quella televisiva.
Il mio preferito è Odissea è anche una delle run migliori sempre secondo me!
In effetti è stato uno dei periodi migliori dell’amazzone.