Dove sono finiti Bim Bum Bam e Solletico?

Una piccola riflessione su come sono cambiati i palinsesti della Tv generalista in questi ultimi anni e la sparizione dei contenitori per ragazzi.

Giusto l’altro giorno, mentre praticavo la marziale e pericolosa arte del divaning, mi sono soffermato davanti alla TV di pomeriggio, rimanendone stordito. I vari canali principali di RAI e Mediaset erano infarciti di trasmissioni e personaggi adatti a un pubblico adulto. Anzi, più che adulto, anziano.

Tra vecchie glorie che ormai non vengono riconosciute neanche nel condominio dove abitano, canzoni che vorrebbero essere celebrative per l’artista che le canta stancamente da cinquant’anni (ma che alla fine risultano imbarazzanti), interviste improbabili e servizi che rimestano nel torbido e nel chiacchiericcio, sembra di trovarsi dentro un loop temporale che non riesce a superare il 1970.

Ma non è stato sempre così. Chi non ha mai visto almeno una volta Bim Bum Bam, Big, Uno per tutti, Ciao Ciao e Solletico? Immagino che almeno tutti coloro che non siano nati dopo il 2000 abbiano avuto a che fare almeno una volta con queste trasmissioni TV, che accompagnavano spesso i pomeriggi dei ragazzi italiani negli anni 80 e 90.

Per anni era consuetudine per coloro che gestivano i palinsesti dedicare le ore centrali del pomeriggio televisivo al pubblico più giovane, che si sintonizzava davanti a questi contenitori di cartoni animati e rubriche mentre era alle prese con i compiti scolastici o la merenda.

Molti dei miti della nostra infanzia e giovinezza sono nati in quelle ore trascorse tra Lady Oscar, Robotech, I Puffi, Duck Tales, Il Fiuto di Sherlock Holmes, Rocky Joe, Jenny la tennista, Mimì e la nazionale della pallavollo, Holly & Benji, Mila & Shiro, Gargoyles e i tanti altri personaggi che si sono avvicendati negli anni. Gli ascolti poi non erano affatto male, con punte anche di oltre 1.500.000 di spettatori di media e share anche del 22%.

Ma poi, di colpo, chi gestiva la programmazione è stato costretto a ridimensionare e poi a chiudere questi programmi, a causa dell’enorme emorragia di ascolti che si è verificato all’inizio degli anni 2000. Dalle TV generaliste sono spariti così i contenitori per ragazzi, sostituiti da quelli sempre più dedicati alle persone mature, se non dichiaratamente per anziani. Di colpo La Vita in diretta soppianta Solletico e così bene o male avviene negli altri canali, con un silenzioso( ma comunque assordante) segnale della fine di un’era.

La colpa di tutto questo sembra imputarsi alle nuove tecnologie, ai videogiochi e a Internet, che piano piano hanno eroso l’attrazione esercitata dalla televisione nei più giovani, che piuttosto che subire la programmazione scelta dall’alto se ne sono creata una loro. Così i vari dirigenti, piuttosto che capire dove potesse essere l’errore e porre dei rimedi, si sono rivolti verso coloro che dalla TV non potevano, né sapevano scappare (gli over 65), disegnando su di loro i palinsesti.

Secondo le varie indagini di mercato gli anziani sono coloro che dedicano più tempo alla TV (con una media di circa tre ore quotidiane), sancendo di fatto con le loro preferenze vincitori e vinti della guerra degli ascolti. Con una lenta, ma inesorabile escalation la Tv è diventata sempre più solo un media per anziani, che non essendo in grado di rapportarsi con il nuovo che avanza e non trovandovi forse neanche stimoli e linguaggi adatti, hanno preferito arroccarsi di fronte all’unico elettrodomestico casalingo sempre uguale a sé stesso e anche per questo rassicurante.

Si può ritenere quindi che ormai per la TV l’anzianità di servizio è più interessante della ricerca di nuove leve, alzando di fatto bandiera bianca di fronte al tramonto dello storico mezzo. Gli under 25 trovano sempre più difficoltà a interessarsi ai contenuti proposti dal piccolo schermo, ma questo non vale solo per i più giovani: anche i loro fratelli maggiori (diciamo pure gli zii, visto che si parla di persone fino a 55 anni) sembrano preferire altro rispetto a quanto passa in TV. Addirittura negli USA, dove di solito si anticipano i fenomeni di questo tipo, l’età media dello spettatore tipo è salita negli ultimi anni quasi attorno ai cinquant’anni, incanutendosi ulteriormente rispetto a pochi anni fa.

Alla fine se la Televisione come la intendiamo oggi sopravvivrà ancora qualche anno, possiamo aspettarci che quando toccherà a noi essere anziani spettatori, magari ci riproporranno Uan ormai ingrigito nel suo pelo rosa, che introdurrà i nostri vecchi amati cartoni e noi, accoccolati nella nostra poltrona, tireremo fuori una lacrimuccia e passeremo così i nostri pomeriggi.

Magari però ci risparmino Cristina D’avena.

 

55 commenti

  1. In effetti noi che siam cresciuti degli anni 90 avevamo un roster di programmi per bambini la cui qualità media non è più stata eguagliata. A quelli che hai elencato tu ne aggiungo 4 famosissimi (Batman, Spider – Man, X – Men e Power Rangers) e 3 magari meno celebrati, ma che io ricordo ancora con grandissimo affetto: Capitan Planet, gli Street Sharks e i Biker Mice da Marte.
    Di tutti questi il mio preferito era Batman: già allora prediligevo i prodotti dark, i supereroi dal taglio adulto. Questa passione continuo a portarmela dietro, dato che ancor oggi quasi tutti i fumetti supereroistici che leggo hanno una marcata impronta noir (Daredevil, Freccia Verde, Nightwing eccetera).
    E poi, quella serie era di una qualità così straordinaria che ha finito per influenzare anche il fumetto: Harley Quinn è nata come personaggio secondario del cartone di Batman, e l’origine fumettistica di Mr. Freeze è stata riscritta proprio perché quella del cartone era mille volte meglio. Forse non tornerà più un cartone così…
    Subito dopo Batman venivano gli Street Sharks e i Biker Mice, e qua emerge un’altra caratteristica che non ho mai perso: la passione per i prodotti tamarri e un po’ trash.
    Non mi piacevano invece gli X – Men: un po’ perché non riuscivo ad affezionarmi a nessuno dei personaggi principali, un po’ perché in quel cartone avevano la pessima abitudine di frammentare un’unica storia in più episodi (e noi bambini non avevamo abbastanza memoria per seguire il filo del discorso da un giorno all’altro). Tuttora i mutanti esercitano su di me un fascino pari a zero, fatta eccezione per alcuni personaggi di contorno come Cable e Jubilee.
    Ovviamente è fuori concorso quello che per me è forse il miglior cartone di sempre, Ken il guerriero. Di quel cartone adoravo soprattutto il messaggio di fondo: anche in un mondo devastato, disperato e dominato dalla legge del più forte è possibile portare un po’ di giustizia, e continuare a coltivare dei valori come l’onestà, l’amore e l’amicizia.
    Di Ken il guerriero erano stupendi anche i comprimari: i due bambini che Ken prende sotto la sua ala, i suoi amici Fudo e Rei, il fratello cattivo Raoul… tutti personaggi indimenticabili.
    Di tutti gli episodi di Ken il guerriero, i miei preferiti sono quelli ambientati nella prigione di Cassandra: se non li hai visti, ti consiglio caldamente di recuperarli.
    P.S.: Colgo l’occasione per dirti che ho pubblicato un nuovo post a tema musicale: https://wwayne.wordpress.com/2017/04/30/febbre-da-concerto/.

  2. Ciao.
    Ci sono i canali tipo Boing o cose così… sai, non ho la TV dal 1999 e quindi non sono aggiornato.
    I miei figli sono cresciuti vedendola da nonni o casa di amici o … però mi fermo per non entrare nella sfera privata.

    E melevisione con lupolucio? Prendevo i dvd …

    • La mia era una constatazione riguardo la tv generalista e i contenitori x bambini di un tempo. Adesso ci sono canali dedicati ai bambini, ma la cancellazione di qualcosa per loro all’interno di un palinsesto mi salta all’occhio come l’ennesima incapacità di capire le nuove generazioni (o nuovissime) da parte di chi regge i fili di qualcosa in questo paese. È solo tv, chiaramente, ma è il sintomo di qualcosa ormai di consolidato nella nostra società.

  3. Solletico!So so sollettico! quanto mi piaceva!! tifavo sempre per la squadea dei ramarri 😂
    Adesso ci sono canali appositi per i bimbi. Sono zia e a volte mi capita​di vedere la tv con mia nipote. E il primo pensiero che ho ogni volta è:”i nostri cartoni erano i migliori!!”

    • I cartoni infatti non sono spariti dalla tv(per fortuna), ma l’attenzione di chi gestisce la programmazione per i più piccoli si. Per fortuna il digitale terrestre continua a offrire qualcosa per loro.

      • Dipende. Hanno creato vari canali per loro. Solo che manca quel non so che che c’era invece nelle programmazioni chr dici tu

      • Infatti sono canali dove peppe pig e masha e orso vengono mandati in onda senza continuità di sorta e con repliche infinite, mentre bim bum bam e solletico ai tempi d’oro accompagnavano i loro spettatori nelle ore pomeridiane con una costruzione da “trasmissione” che poi è stata smontata del tutto in favore dei loro nonni. Bastava forse capire cosa volessero i bambini e magari ora qualcosa ci sarebbe ancora per loro sulla rai e mediaset. Ma l’Italia non è un paese per giovani e giovanissimi anche in tv.

  4. Fine di un’era, davvero. Mi ricordo il momento in cui è stato cancellato Solletico e mi ha lasciato senza punti di riferimento, un piccolo trauma all’epoca! Che poi non è neanche del tutto vero che internet ha cancellato l’interesse dei bambini e dei giovani verso la televisione: mia sorella, ad esempio, ha seguito come un religioso rituale la trasmissione di Sailor Moon (il remake) nei mesi scorsi, e l’effetto era lo stesso che faceva su di me da bambino: l’appuntamento quotidiano con i miei eroi preferiti.
    Come in ogni cosa, purtroppo, i giovani vengono visti come una scommessa pericolosa, per cui molti preferiscono investire sugli anziani ignorando un bacino di utenza potenzialmente infinito ma anche molto più esigente; non hanno voglia di impegnarsi, insomma!

  5. Mio figlio è del 2002, ha fatto in tempo a vedere La Melevisione su Rai3, ma poi è sparita anche quella… In effetti, adesso che ha 14 anni, vede pochissimo la TV.

  6. Oddio hai perfettamente ragione, che grande tristezza è la tv di questi tempi. Amavo Bim Bum Bam, e ora mi hai anche ricordato Solletico (lacrimuccia). Ero solita guardare L’albero azzurro, ho passato i miei pomeriggi con Dodò e One…uno spettacolo! Per me poi la sera era da passare in compagnia de La Posta di Sonia con i suoi infiniti cartoni giapponesi. Qui è addirittura scomparso il canale (Super 3).
    Per esperienza diretta, guardando i miei cugini e nipoti, mi sembra di capire che l’ultima generazione di bambini a guardare la tv del tempo che fu è stata quella dei nati del 93/94.

    Tristezza infinita oggi per questo tuo post! Complimenti come sempre, ciao! 🙂

    • Era l’anime spockon in cui la protagonista affrontava varie prove e difficoltà prima di affermarsi come atleta di alto livello nel tennis.

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